Voglio diventare bagnino: che cosa devo fare?

Ecco qual è la trafila da seguire se si ha intenzione di diventare bagnini: requisiti da rispettare e corsi da seguire per intraprendere una carriera di successo in questo ambito.

Ne parleremo con i professionisti di Life Care Academy che ci spiegano non solo come frequentare un corso per bagnino ma anche come ottenere l’abilitazione. 

Che cosa bisogna fare per diventare bagnini? Il primo passo da compiere è contattare la sezione territoriale della SNS operativa, ovviamente facendo riferimento a quella più vicina al posto in cui si vive, rivolgendosi direttamente al direttore. In questo modo si avrà la possibilità di avere tutti i dettagli utili a proposito del corso, delle modalità di iscrizione, degli orari, del luogo di svolgimento, e così via. La SNS – vale la pena di specificarlo – è la Società Nazionale di Salvamento, che si articola in varie sezioni territoriali.

Come ci si iscrive al corso

Chi è interessato ad iscriversi a un corso per diventare bagnino di salvataggio in una sezione territoriale della Società Nazionale di Salvamento deve, in primo luogo, essere socio. È richiesta un’età da un minimo di 16 anni a un massimo di 55. Inoltre, occorre essere in condizioni psicologiche e fisiche adeguate, e ovviamente saper nuotare. Non importa se non si è cittadini italiani: anche i cittadini UE e i cittadini extra UE che hanno il permesso di soggiorno si possono iscrivere senza problemi. Chi appartiene alle forze dell’ordine, così come i militari in servizio, può frequentare il corso gratis se in possesso di un attestato di servizio fornito dal comando di appartenenza.

Che cosa si deve fare per conseguire l’abilitazione professionale

In sostanza gli step da seguire lungo il percorso che permette di diventare bagnini sono i seguenti: prima di tutto si diventa soci della Società Nazionale di Salvamento; poi ci si può iscrivere a un corso di formazione professionale; una volta frequentato il corso, si viene ammessi all’esame finale, e quando questo sarà stato superato con esito positivo ci si potrà considerare bagnini a tutti gli effetti.

La figura dell’assistente bagnanti

Oggi in realtà non si dovrebbe più parlare di bagnino ma di assistente bagnanti. Al di là delle questioni terminologiche, ciò che conta è che chi svolge questo lavoro si ritrova a gestire la vita delle persone, perché oltre al lavoro di sorveglianza c’è anche quello del soccorso. Ovviamente si spera sempre di non essere chiamati a mostrare le proprie capacità come soccorritori, ma in caso di emergenze il valore della formazione si farà sentire in maniera importante.